Saletto

Il nome deriva da “Salictum” o bosco di salici.

Di Saletto si ha menzione in un documento esteso a Nonantola in Toscana il 3 Maggio 762; con esso Erfone, figlio di Pietro Duca del Friuli, donava all’Abbazia di Sesto molti beni, fra cui le ville di Ramuscello e Saletto. Divenne poi proprietà giuridica ed ecclesiastica del Patriarcato d’Aquilcia nel 928, di seguito Saletto si è trovato fra le rendite dei Canonici di Concordia ed infine “Comune con proprio podestà e Cameraro”.

Saletto nei secoli seguenti divenne una località importante per il passaggio di pellegrini e viandanti diretti ad Aquileia, il borgo era completamente recintato, all’interno vi era la sede del Comune e un convento per l’assistenza di coloro che si accingevano al guado lungo il Tagliamento che scorreva appresso.